Nonni e nipoti. (318)
Finalmente la verità.
Quando mio nipote aveva pochi mesi, mia moglie, di notte, dormiva qualche volta con lui. Per dare un po’ di sollievo a nostra figlia. O quando il padre era assente per lavoro. Erano settimane in cui mia moglie tornava a casa a pezzi. Faticava a recuperare. Fortuna che ciò è durato poco.
In seguito, quando il bimbo è restato a casa dall’asilo nido, per malattia, sono stati coinvolti i nonni per l’assistenza. Le due nonne e il sottoscritto. Io e mia moglie facevamo i nostri turni, ma solo il necessario. Non per mancanza d’amore. Per stanchezza. Era molto stancante tenere il bambino dalle otto del mattino alle cinque del pomeriggio. In quelle occasioni, l’altra nonna mostrava una disponibilità maggiore.
Ci chiedevamo: siamo un caso particolare? Gli altri nonni sono come la nostra con-suocera? Disponibili, lieti di stare col bambino, mentre noi ci limitiamo allo stretto indispensabile?
Da allora abbiamo cominciato a conoscere altri nonni.
Al parco giochi, per esempio, c’erano nonni e bambini. Alcuni nonni erano alla frutta, non ce la facevano. Non eravamo i soli a essere in difficoltà. Poi, le confessioni. Una parente è disponibile a tenere la nipotina, ma solo per mezza giornata alla volta. Un’amica confessava lo stress di seguire il nipotino, che non poteva essere perso di vista neppure per pochi secondi. Anche la nostra co-nonna, abbiamo saputo, quando tornava a casa dal turno, andava a letto a riposarsi.
La nostra amica è radicale: i nonni svolgono un ruolo essenziale coi nipoti, ma non devono sostituirsi ai genitori o agli educatori. I nonni incontrino i nipoti coi genitori presenti.
I nonni non devono fare i baby sitter.
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Finalmente la verità.
Quando mio nipote aveva pochi mesi, mia moglie, di notte, dormiva qualche volta con lui. Per dare un po’ di sollievo a nostra figlia. O quando il padre era assente per lavoro. Erano settimane in cui mia moglie tornava a casa a pezzi. Faticava a recuperare. Fortuna che ciò è durato poco.
In seguito, quando il bimbo è restato a casa dall’asilo nido, per malattia, sono stati coinvolti i nonni per l’assistenza. Le due nonne e il sottoscritto. Io e mia moglie facevamo i nostri turni, ma solo il necessario. Non per mancanza d’amore. Per stanchezza. Era molto stancante tenere il bambino dalle otto del mattino alle cinque del pomeriggio. In quelle occasioni, l’altra nonna mostrava una disponibilità maggiore.
Ci chiedevamo: siamo un caso particolare? Gli altri nonni sono come la nostra con-suocera? Disponibili, lieti di stare col bambino, mentre noi ci limitiamo allo stretto indispensabile?
Da allora abbiamo cominciato a conoscere altri nonni.
Al parco giochi, per esempio, c’erano nonni e bambini. Alcuni nonni erano alla frutta, non ce la facevano. Non eravamo i soli a essere in difficoltà. Poi, le confessioni. Una parente è disponibile a tenere la nipotina, ma solo per mezza giornata alla volta. Un’amica confessava lo stress di seguire il nipotino, che non poteva essere perso di vista neppure per pochi secondi. Anche la nostra co-nonna, abbiamo saputo, quando tornava a casa dal turno, andava a letto a riposarsi.
La nostra amica è radicale: i nonni svolgono un ruolo essenziale coi nipoti, ma non devono sostituirsi ai genitori o agli educatori. I nonni incontrino i nipoti coi genitori presenti.
I nonni non devono fare i baby sitter.
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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