24 luglio 2013

Progetti (298)

Progetti. (298)
Una vecchia, vicina di casa. L’ho vista ieri mattina presto, verso le sette. Era in terrazza. Spazzolava un tappeto steso su un filo. Con una sola mano. Con l’altra si teneva in piedi appoggiandosi a un deambulatore. Da sé, non si regge in piedi.
Perché un’anziana, malferma, fa certe cose?
Chiunque le direbbe: ”Non farlo. Non è per te. Siediti in poltrona. Riposati.”
La vecchia potrebbe rispondere: “Senza far nulla la mia giornata non ha alcun senso.”
Invece, facendo le (poche) faccende domestiche che ancora può fare, dà significato al suo tempo.
Dà significato alla sua vita.
Non si tratta di profondi discorsi filosofici. Ma di esperienza comune.
Quando faccio qualcosa, sono soddisfatto. Anche cose banali. Come andare dal commercialista, in banca, acquistare qualcosa. Quando comincio la giornata senza avere un progetto per il tempo che ho d’innanzi, sono smarrito.
Per vivere giorno per giorno, ho bisogno di un progetto quotidiano. Ho bisogno di fare qualcosa. Se non ho progetti concreti, la lettura, una passeggiata, l’ascolto di un disco, mi lasciano insoddisfatto.
Per vivere da vecchio ho bisogno di progetti quotidiani, settimanali e mensili.

(Un indice per argomenti delle prime 218 pagine del diario si trova a pagina 202.)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com            )

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