10 luglio 2013

La cagna vecchia (285)

La cagna vecchia. (285)
Ho due cani. Il più vecchio è il primo. Un maschio. La seconda è più giovane, sia pur di poco. Fatto è che il primo lo considero vecchio, mentre la seconda non la collego alla vecchiaia. Tantomeno alla mia vecchiaia. Ieri un venditore porta a porta, amante dei cani si è fermato ad accarezzarla. Mi ha chiesto anche la sua età. Saputala, mi ha detto: “Si vede che è vecchia, dalle zampe che cominciano a diventare bianche.”
Ho sentito un dispiacere, quando l’ha detto. Del primo cane, sono io che parlo della sua vecchiaia. Della seconda, mi nascondo che invecchia. Mia moglie dice che è la mia preferita.
Ci nascondiamo i segni di decadimento di chi amiamo molto ?
La vecchiaia di chi ci sta vicino dovrebbe apparirci facilmente. Tanti sono i segnali giornalieri che ci manda la sua età avanzata. Ricordo che già un paio d’anni fa il primo segnale  fu una peluria biancastra che comparve sul suo muso. Ricordo ancora la prima volta che chiese un aiuto per salire in auto, poco tempo fa. Anche qualche difficoltà a scendere le scale, ultimamente.
Sta invecchiando. Me ne rendo conto.
Non mi piace dirlo.
Non mi piace dirmelo.

(Un indice per argomenti delle prime 218 pagine del diario si trova a pagina 202.)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com            )

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