26 maggio 2013

Più anni degli altri. (241)
Ci si accorge che si è invecchiati, quando chi ti circonda è sempre più giovane di te.
Per esempio in condominio. C'è una coppia di ottantenni. Ma i secondi in classifica siamo io e mia moglie. Tutti gli altri, più giovani.
Al lavoro. Il dirigente a cui devi rispondere è più giovane di te.
Tutti i dirigenti sono più giovani di te.
Anche in autobus. Non soltanto nell'ora di entrata o uscita da scuola. Nelle altre ore ti accorgi spesso di essere il più vecchio di quella corsa.
O in politica. Quella che si vede in TV. I nuovi politici sono più giovani. Era ora. Giusto rottamare la vecchia classe dirigente.
Ma sei stato rottamato anche tu.
Ricordo gli anni in cui facevo un po' di politica. Pur non aspirando a ruoli di dirigenza, ci tenevo comunque a essere consulente, sulle mie competenze.
Alle ultime elezioni ho promesso il mio contributo a un nuovo partito. Mettendo bene in chiaro il mio disinteresse per qualunque ruolo attivo.
Sono proprio cambiato.
L'interesse per la politica c'è ancora. Ma non mi sembra giusto che un vecchio partecipi ancora.
Largo ai giovani.
Facciano loro.

(L'indice per argomenti delle prime 218 pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com ).

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