Più anni degli altri. (241)
Ci si accorge che si è invecchiati,
quando chi ti circonda è sempre più giovane di te.
Per esempio in condominio. C'è una
coppia di ottantenni. Ma i secondi in classifica siamo io e mia
moglie. Tutti gli altri, più giovani.
Al lavoro. Il dirigente a cui devi
rispondere è più giovane di te.
Tutti i dirigenti sono più giovani
di te.
Anche in autobus. Non soltanto nell'ora di entrata o uscita da
scuola. Nelle altre ore ti accorgi spesso di essere il più vecchio
di quella corsa.
O in politica. Quella che si vede in TV. I nuovi politici sono più
giovani. Era ora. Giusto rottamare la vecchia classe dirigente.
Ma sei stato
rottamato anche tu.
Ricordo gli anni in cui facevo un po' di politica. Pur non aspirando
a ruoli di dirigenza, ci tenevo comunque a essere consulente, sulle
mie competenze.
Alle ultime elezioni ho promesso il mio contributo a un nuovo
partito. Mettendo bene in chiaro il mio disinteresse per qualunque
ruolo attivo.
Sono proprio cambiato.
L'interesse per la politica c'è ancora. Ma non mi sembra giusto che un
vecchio partecipi ancora.
Largo ai giovani.
Facciano loro.
(L'indice per argomenti delle prime 218
pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni private:
holgar.pd@gmail.com
).
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