Il servizio buono. (231)
Mia madre è morta. Unico figlio, ho
ereditato tutto. Mi sono liberato rapidamente dei mobili delle
stoviglie, dei vestiti. Ho conservato solo qualcosa. Per la maggior
parte in cantina. Non ho spazio.
Ho conservato il servizio di piatti.
Imponente, 70 pezzi. Usato pochissimo. Era un simbolo, a
casa dei miei. Il servizio buono. Lo tengo in casa, in un
mobile che ho conservato.
Ho chiesto a mio figlio se lo vuole. E'
stato poco entusiasta.
Una giovane conoscente sta mettendo su
casa. Non siamo parenti. Neppure amici. Ma c'è considerazione e
stima reciproca. Potrebbe essere una figlia. Le ho proposto di
prendere il servizio di piatti, almeno una parte. Mi ha detto di sì.
Le piacciono le cose del passato. E' contenta di averlo. Ed io sono
felice di regalarglielo.
Con i piatti ho cominciato a
distribuire la mia eredità. Le mie cose.
E' una strada che intendo percorrere.
Prima di morire, distribuire gran parte delle mie cose. Anche quelle
alle quali tengo molto. Come i libri o i dischi.
Mi distacco dalla vita.
(L'indice per argomenti delle prime 218
pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni private:
holgar.pd@gmail.com )
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