02 maggio 2013

99 anni. (220)
Una locandina funebre vicino a casa. Leggo. La tal dei tali è morta. A 99 anni. Novantanove! Che sfortuna, verrebbe da dire (battuta infelice).
Mi chiedo: come sarà stata? Che grado di autonomia, di lucidità, di coscienza, avrà avuto?
Sono curioso di sapere come si vive dopo gli ottantacinque.
A quell'età si desidera vivere?
Ricordo le due battute (contraddittorie) di mia nonna, quasi novantenne.
La prima: "...sto ciaret alm pias ancora!" (questa luce mi piace ancora)
La seconda: "...cossa stag a far chi? Stag chi par semenza?" (che cosa ci faccio qui? Sto qui per produrre semi?)
E' probabile che il grado di coscienza si affievolisca. Che si viva alla giornata, senza farsi domande. Vivacchiando. Ci tiene in vita l'istinto di sopravvivenza. Si vive soltanto per minime cose. Mangiare, dormire, la televisione. Qualche incontro coi parenti più stretti.
Si desidera morire? Andarsene? O si desidera vivere ancora?
Si ha paura della morte?
Non so nulla di quell'età. Gli ultimi anni di vita.
Mi piacerebbe saperne di più.


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