Duecento!
(200)
In
sette mesi ho scritto duecento commenti alla mia vecchiaia.
L'ho
presa troppo sul serio?Che cosa mi spinge a continuare?
Ho
sempre osservazioni da scrivere. Fatti che mi capitano, inerenti la
vecchiaia.
Soprattutto incontro vecchi, coetanei o di classi superiori.
La
vecchiaia è ricchissima di cose da dire. Soprattutto fatti minimi,
semplici, che tutti i vecchi osservano. Occorre qualcuno che li
annoti? Che li renda evidenti? Che li porti alla luce?
In parte sì.
La
vecchiaia è poco conosciuta anche dai vecchi. Non perchè i vecchi
non vivano i sintomi della vecchiaia, ma perchè non li portano alla
coscienza. E non li comunicano. Non se ne parla. Mi illudo di essere
utile a qualcuno.
Sicuramente
sono utile a me. Mi osservo, mentre vivo la mia vecchiaia. Se durerà
a lungo, riuscirò perfino a vedere come cambia il mio
pensare mentre mi approssimo alla morte.
Intanto
ho un problema: gestire questa massa di pensieri quotidiani. Per il
momento mi sono limitato a numerarli e a mettere dei richiami di
commenti simili, comparsi precedentemente. Nei prossimi giorni
proverò a stilare un indice di argomenti.
Ho
lettori? Sì. Il meccanismo del blog mi permette di vedere quanti
contatti ci sono nel mio blog. E qualcuno lo legge ogni giorno.
Il
blog mi dice anche da quali paesi arrivano i lettori. La mia sorpresa
è vedere che la maggior parte non proviene dall'Italia, mio paese.
Mi
chiedo: che cosa spinge gente che abita in Corea, in Russia, in
Germania a leggere le cose che scrivo? O sono solo ingenuo e le
visualizzazioni sono meccanismi automatici?
Invece
non ricevo commenti. Quei pochi solo da parenti e amici.
Se
qualcuno vuole scrivermi privatamente, questo è il mio indirizzo:
holgar.pd@gmail.com
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