12 aprile 2013

Duecento! (200)
In sette mesi ho scritto duecento commenti alla mia vecchiaia. 
L'ho presa troppo sul serio?Che cosa mi spinge a continuare?
Ho sempre osservazioni da scrivere. Fatti che mi capitano, inerenti la vecchiaia. 
Soprattutto incontro vecchi, coetanei o di classi superiori.
La vecchiaia è ricchissima di cose da dire. Soprattutto fatti minimi, semplici, che tutti i vecchi osservano. Occorre qualcuno che li annoti? Che li renda evidenti? Che li porti alla luce?
In parte sì.
La vecchiaia è poco conosciuta anche dai vecchi. Non perchè i vecchi non vivano i sintomi della vecchiaia, ma perchè non li portano alla coscienza. E non li comunicano. Non se ne parla. Mi illudo di essere utile a qualcuno.
Sicuramente sono utile a me. Mi osservo, mentre vivo la mia vecchiaia. Se durerà a lungo, riuscirò perfino a vedere come cambia il mio pensare mentre mi approssimo alla morte.

Intanto ho un problema: gestire questa massa di pensieri quotidiani. Per il momento mi sono limitato a numerarli e a mettere dei richiami di commenti simili, comparsi precedentemente. Nei prossimi giorni proverò a stilare un indice di argomenti.

Ho lettori? Sì. Il meccanismo del blog mi permette di vedere quanti contatti ci sono nel mio blog. E qualcuno lo legge ogni giorno.
Il blog mi dice anche da quali paesi arrivano i lettori. La mia sorpresa è vedere che la maggior parte non proviene dall'Italia, mio paese.
Mi chiedo: che cosa spinge gente che abita in Corea, in Russia, in Germania a leggere le cose che scrivo? O sono solo ingenuo e le visualizzazioni sono meccanismi automatici?
Invece non ricevo commenti. Quei pochi solo da parenti e amici.

Se qualcuno vuole scrivermi privatamente, questo è il mio indirizzo:
holgar.pd@gmail.com

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