27 marzo 2013

Vecchi sfiniti. (184)
Ne vedo, in giro. Fanno pochi passi, poi si fermano. Si appoggiano a qualunque sostegno trovino sulla via. Non ce la fanno a camminare. Senza forze. O con dolori che impediscono di camminare. 
Vecchiaia, mi dico. Ma è proprio così?
Malattie della vecchiaia, replico. 
Troppo semplice.

Alcuni dicono: "La vecchiaia è una malattia cronica." E' un modo per confondere le idee.
Sicuramente: in vecchiaia si perdono abilità; in vecchiaia ci si ammala più facilmente; soprattutto si guarisce lentamente; poi ci sono le malattie della vecchiaia: Parkinson, Alzheimer, demenza. Ma esiste una vecchiaia sana, non malata? O la regola sono malattie invalidanti, dolori persistenti, prostrazione continua?
Uno stile di vita errato conduce alla malattia. E' che ci vuole molto tempo. Intanto la gioventù finisce e arriva la vecchiaia. Così compaiono le malattie e vengono attribuite alla vecchiaia. Ma compaiono da vecchi solo perchè il tempo di comparsa è lungo. Supera i confini dell'età matura. Per assurdo: se la gioventù durasse cinquant'anni, la malattia farebbe in tempo a manifestarsi in gioventù. 
Le malattie della vecchiaia sono malattie della gioventù.

La vecchiaia non è necessariamente malata. Se si ha un pò di fortuna, cioè un corpo resistente, uno stile di vita sano, malattie non ne compaiono tanto facilmente.
Allora, sì, ci può essere una vecchiaia sana.
Indebolita, fragile, ma sana.

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