Memoria,
ancora. (180) (altri: 18, 41, 56, 61, 63)
Dopo
i sessanta mi è parso di perderne una parte. Rimproveri in famiglia
quando dimenticavo. Mi sono detto: sei vecchio, usa strategie. Così,
faccio subito ciò che mi viene richiesto. Non c'è rischio che
mi esca dalla mente. Risultato: un miglioramento. Altra strategia: mi
scrivo. Al mattino faccio lunghi elenchi di ciò che devo fare nella
giornata. O nella settimana. Aiuta. Ricordo che il mio ultimo vecchio
zio lasciava spesso in giro minuscoli bigliettini con punti da fare.
Lo sto copiando.
In
realtà non è questa la memoria che scompare. Scompare invece il
ricordo immediato. Penso una cosa. Dopo un attimo cerco di riandare a
quel pensiero. Non c'è verso. Scomparso senza lasciar traccia. A
volte mi incaponisco e cerco, cerco, per ritrovarlo. Qualche volta ci
riesco. Spesso lascio perdere. Oppure devo ricordare un nome, che
sembra facile. Niente. Qui mi sforzo di più, mi arrabatto. Alla fine
trovo.
Battaglie
di vecchi.
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