19 marzo 2013

Mangiare. (178)
Confesso: ho fatto dell'alimentazione una mania. Cerco in continuazione alimenti che mi facciano star meglio. Quello che si mangia procura salute o malattia. Eccessivo? A me par di no. Perseguo questa ricerca con costanza e prove continue. Tenendo un diario giornaliero.
E scopro cose.
Da vecchi quello che mangi è più importante che da giovani. Da vecchi gli equilibri fisiologici si deteriorano. Devi star più attento. Molto di quello che offre il supermercato fa male, al vecchio. O almeno fa male a me. E fa male subito. Il giorno dopo.

Avevo mal di stomaco. Eccesso di acidità. Ho scelto cibo anti-acido. Mangio solo quello. Mi è passato. Quasi del tutto. Prima pativo tutto il giorno. Avevo fatto ospedale, gastroscopia, visite specialistiche. Risultato: farmaci che intervengono sulla pompa protonica. Oppure il male. Ma uno può prendere farmaci per tutta la vita? Sia pur per una vita breve come quella di un vecchio? Ora, del mio stomaco, non mi accorgo.
Avevo una stanchezza spossante, verso sera. Farmaci non ce ne sono. "Sei vecchio, è normale." Diceva il medico. Ho trovato la curcuma, il mirtillo, le bacche di Goji. Risultato: non sono più stanco. Non dico che mi sia passata la vecchiaia. Dico che sto molto, molto meglio.
Ho alcuni dolori che non mi passano. Dolore a una mano. Dolore al collo. "Reumatismi. Cervicali. Prendi antidolorifici. Ma alla fine te li tieni. La vecchiaia è così." Ancora il medico.
Non mi rassegno. Ho provato a eliminar cibi. Un tipo per volta. Sono arrivato agli zuccheri. Quando non ne mangio, il giorno dopo il male si riduce. Gli zuccheri provocano infiammazione. L'infiammazione provoca dolore da qualche parte. I cibi della nostra società sono pieni di zucchero.

Da vecchio, hai vissuto molto. Hai provato molto. Puoi fare dei bilanci. Trarre conclusioni. Anche sul cibo.
Puoi trovare il cibo che fa bene a te.

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