16 marzo 2013

Il bradipo. (175) (altri: 174, 80, 38, 10)
Lei mi dice: "Sei lento come un bradipo!" (animaletto sudamericano lentissimo nei movimenti). Moglie spiritosa! Non sono mai stato un piè-veloce. Anzi ho sempre fatto della lentezza quasi un vanto. Una caratteristica del mio temperamento. Ora che sono vecchio, alla mia dote naturale si è aggiunta la lentezza di riflessi propria della vecchiaia.
Lei non è ancora vecchia in senso proprio (ma c'è vicina). Ma non è questo il punto. E' che, lento di natura, sono diventato ancor più lento per l'età. Lei invece è sempre stata veloce. E pur avendo passato i sessanta, non dà segni di rallentamento.
Si invecchia a velocità diverse. Anche se il risultato finale è per tutti la lentezza. Chi ci arriva prima, chi dopo. Nella società bisognerebbe avere tolleranza, per queste differenze.
E in famiglia, nella coppia? E' un problema. Non si cambia insieme. Può esserci anche una differenza di un decennio. Si accentuano le diversità fra i coniugi. In genere si sopporta, mugugnando. Ma è una costante. Drammatica, se uno dei due si invalida. (Ancor più drammatica se ci si invalida entrambi, ma è un'altra situazione).
In vecchiaia le distanze aumentano. Bisogna tenerne conto. Viene anche a mancare quel cemento (ambiguo) che è il sesso.
L'unica risposta è la solidarietà. Uno dei due coniugi aiuta l'altro. Se ci sono stati amore, stima, comprensione, il compito è facilitato. Ma neanche tanto.
La vecchiaia è difficile.

(Un sussulto di autocritica: come farà una veloce a sopportare uno lento?!!)

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