Il mio amico, ancora. (140)
Lo chiamo “il mio amico”, come da bambini, volutamente. Fra bambini l’amico è unico ed è sommamente importante. Sono felice di avere il mio amico, adesso che sono vecchio. E’ importante. Come per i bambini. In vecchiaia gli affetti si riducono. Si tengono solo quelli essenziali. I figli, il consorte, l’amico, il nipote piccolo. Ciascuno con specificità sue proprie, che non possono essere surrogate dagli altri affetti.
Amico è colui con cui puoi stare in silenzio, ha detto qualcuno. E’ vero. Puoi stare rilassato. Sai che non ti giudica. Meglio: se ti giudica, è comunque dalla tua parte. In compagnia del mio amico sto bene.
L’amicizia scalda il cuore della vecchiaia.
Ogni vecchio dovrebbe avere un amico. La vecchiaia sarebbe più facile.
Lo chiamo “il mio amico”, come da bambini, volutamente. Fra bambini l’amico è unico ed è sommamente importante. Sono felice di avere il mio amico, adesso che sono vecchio. E’ importante. Come per i bambini. In vecchiaia gli affetti si riducono. Si tengono solo quelli essenziali. I figli, il consorte, l’amico, il nipote piccolo. Ciascuno con specificità sue proprie, che non possono essere surrogate dagli altri affetti.
Amico è colui con cui puoi stare in silenzio, ha detto qualcuno. E’ vero. Puoi stare rilassato. Sai che non ti giudica. Meglio: se ti giudica, è comunque dalla tua parte. In compagnia del mio amico sto bene.
L’amicizia scalda il cuore della vecchiaia.
Ogni vecchio dovrebbe avere un amico. La vecchiaia sarebbe più facile.
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