31 luglio 2021
Patente rinnovata (21-087)
Patente rinnovata. (21-087)
Scrivevo, una settimana fa, che stavo rinnovando la patente di guida (21-080).
La visita medica è andata bene e così la mia possibilità di guida continua anche per i prossimi anni.
Tutto bene dunque.
Ieri sono andato a ritirare il nuovo documento e ho letto distrattamente il periodo di validità. Ricordando che il precedente rinnovo era stato di quasi sei anni, mi aspettavo un rinnovo equivalente, fino al 2027.
E invece no!
La mia patente arriva solo al 2024, fra tre anni.
Evidentemente, dopo i 75, si passa a una periodocità di rinnovo ancora minore.
Un altro segnale che anche i miei tempi di vita si stanno accorciando rapidamente.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
30 luglio 2021
Stupidaggini (21-086)
Stupidaggini. (21-086)
Ho chiamato a casa mia un tecnico video per poter vedere sul televisore quanto compare sul computer. Era un venerdì sera e ci siamo dati appuntamento per il martedì successivo per effettuare il collegamento, previa l'acquisto dei cavetti corretti. Discutendo con la mia compagna abbiamo poi cambiato idea su una certa opzione che ci aveva prospettato il tecnico. Così mi ero proposto di chiamarlo lunedì mattina prima che si recasse ad acquistare i cavi. Domenica sera mi è venuta l'idea di anticipare la telefonata, per l'appunto alla sera della giornata festiva, più che altro per semplificarmi l'organizzazione, senza valutare che si trattava di giornata festiva, per di più a un'ora, quella del pasto serale, solitamente dedicata alla famiglia.
La risposta al telefono del tecnico è stata lapidaria: se non c'erano questioni di vita o di morte ci saremmo sentiti lunedì mattina, perchè era impegnato con la famiglia. E ha chiuso la telefonata. In tarda serata mi ha mandato un messaggio giustificandosi. Gli ho risposto che non potevo far altro che scusarmi.
Mi sono chiesto che cosa mi aveva spinto a fare quella telefonata inopportuna la domenica sera, invece di attendere il lunedì mattina: non ho trovato spiegazioni per la mia scelta.
Si è trattato soltanto di una pura sciocchezza.
Più procedo nella vecchiaia, più frequentemente mi capita di fare stupidaggini.
Cioè di non accorgermi subito che ciò che faccio sia sciocco.
Ho perduto capacità di valutazione.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
25 luglio 2021
Quelli più giovani (21-085)
Quelli più giovani. (21-085) (25/07/21)
Da qualche mese (o forse già da un anno) osservo una cosa particolare.
Hanno cominciato a morire, in buon numero, persone più giovani di me.
La prima è stata la mia consuocera, mia coetanea. Poi la badante di mia madre, anch'essa coetanea. Ancora un vicino di casa, più giovane. E in sequenza: un mio collega di lavoro, decisamente più giovane, e ora una cara collega sta morendo, anche lei con meno anni.
Contemporaneamente anche nelle locandine funebri (che per tradizione della mia regione sono affisse sui pali stradali), hanno cominciato a comparire persone defunte più giovani di me. Non si tratta di morti per incidente, bensì per malattia.
Ciò è ovviamente dovuto al fatto che sto aumentando con gli anni, ma è come se avessi superato una soglia. Dopo di questa i morti più giovani si sono moltiplicati.
Tale fatto normale mi ricorda semplicemente che sono diventato più vecchio, che morire anche prima della mia età è normale, che sono dunque nel pieno dell'età in cui si muore.
Un cinico direbbe: è capitato a loro e non a me, ne posso godere. Stranamente non è una considerazione che mi appartiene: prevale lo stupore.)
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
21 luglio 2021
Una cosa normale (21-084)
Una cosa normale. (21-084)
Più avanzo negli anni, più la morte mi sembra cosa naturale.
E normale.
Lo pensa la gente che mi circonda, quando muore un anziano in là con gli anni, e dice: "Ha vissuto una vita buona, tranne le ultime settimane."
Lo pensano gli anziani stessi, quando vivono alla giornata, neanche tanto male, e di fronte alla prospettiva della morte fanno gesti di rassegnazione, neanche tanto addolorati.
Me lo ha riferito la mia vicina ultranovantenne, quando, di fronte alla prospettiva di una operazione, è sbottata a dire che non se ne parlava proprio e che se per questo doveva morire, amen.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
19 luglio 2021
Orgogliosamente non vaccinato (21-083)
Orgogliosamente non vaccinato. (21-083)
In Europa vi è la corsa a vaccinare tutti.
Poi si scopre che vi sono persone che non ne vogliono sapere (anche un buon numero di sanitari). In Italia i più resistenti sono i vecchi fra i 60 e gli 80.
Chiariamo un punto.
Se esistesse un vaccino sicuro, senza effetti collaterali per nessuno, che non avesse finora causato decessi o lesioni gravi permanenti, sperimentato a sufficienza, perchè non vaccinarsi? Soprattutto se la vaccinazione fosse un bene per la società oltre che per l'individuo.
È questa la situazione attuale?
Neanche per sogno.
I vaccini sono tutti sperimentali. Hanno causato decessi. Hanno causato invalidità. Non si sa nulla sugli effetti a lunga scadenza. Non si sa quanto duri l'immunità che garantiscono.
E allora io non mi vaccino.
E lo affermo chiaramente: è troppo rischioso.
Se non mi si sa dire perchè decine o centinaia di persone sono già decedute dopo un vaccino, non si può usare la statistica (0,001%) come una probabilità e convicermi che il rischio è bassissimo. Non siamo lanci di una moneta (tutti uguali), ma individui tutti diversi. Pertanto la mia probabilità di avere danni è del 50%: o li ho o non li ho. Il rischio è troppo alto, anche per il bene della società.
In realtà se non mi vaccino non è perchè sono un fatalista o un incosciente: ho già assunto numerose misure per rinforzare il mio sistema immunitario, nel quale credo molto più che non nei vaccini delle grandi case farmaceutiche, guidate soltanto dal profitto.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
18 luglio 2021
E' vissuto bene (21-082)
È vissuto bene. (21-082)
Alla morte di molti vecchi spesso si dice: "Dispiace che sia morto, ma aveva tanti anni. E poi ha vissuto una buona vita." Si ricorda cioè che gli ultimi suoi anni sono stati sereni e che il vecchio è stato ben accudito. Anche se magari le ultime settimane sono state un calvario fra ospedale, casa di riposo, ricoveri in ambulanza, eccetera.
Nonostante le ultime settimane o mesi non siano stati il meglio che si possa aspettare dalla vita, si dà per scontato che tutto ciò sia piccola cosa, confrontato con gli anni precedenti di vita quieta.
È un giudizio corretto.
Ma bisognerebbe sentire che cosa ne pensano gli interessati.
Le ultime settimane di stenti sono compensate dal tempo precedente?
Chi sta per morire è appagato da come ha vissuto la sua vita?
Oppure è preso dai tempi ultimi come da una tragedia?
O ancora: si può giungere alla fine dell'esistenza con un senso di soddisfazione, nonostante l'inevitabile dolore fisico della morte?
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
15 luglio 2021
Addormentarsi davanti alla tv (21-081)
Addormentarsi davanti alla tv. (21-081)
Parlavo con mio cugino, vecchio quasi quanto me.
Anche lui la sera, davanti alla tv, si addormenta spesso. Proprio come me. Come anche la mia compagna e sua moglie. Conclusione: noi anziani alla sera siamo più stanchi di quelli di mezza età e dunque ci assopiamo con facilità. Cosa verissima, perchè abbiamo bisogno anche di un riposo pomeridiano se vogliamo arrivare a sera ancora svegli.
Ma c'è dell'altro.
Si considerano troppo poco i programmi che si guardano. È indubbio che la maggior parte di ciò che si vede in tv sia una riproposizione stantia di quanto abbiamo visto per anni, anzi per decenni. Si guardano cioè cose già viste, anche se magari hanno personaggi diversi, attori diversi, città diverse. Ma è sempre la stessa zuppa.
Ciò significa che gli anziani dormono più per la noia che non per la stanchezza accumulata durante il giorno.
Guardare la tv è diventato di una noia mortale.
Almeno per chi ha molti anni.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
13 luglio 2021
Patente di guida che scade (21-080)
Patente che scade. (21-080)
Fra qualche giorno la mia patente scadrà di validità. Per il rinnovo mi sono preso per tempo, perchè è facile scordarsene. In realtà sono stato aiutato dal periodo più breve di validità (cinque anni) rispetto alla durata normale (10 anni): per i vecchi i periodi si accorciano man mano che ci si avanza negli anni.
La cosiddetta visita medica si riduce a un controllo della vista e dell'udito o poco più.
Roba minima.
Eppure per un anziano è comunque un test di efficienza.
Ricordo che durante il precedente rinnovo, il medico parlava a voce bassissima, evidentemente per saggiare il mio udito. Poichè sono un poco sordo, sentivo a mala pena. Anche per la vista sono in apprensione: se scende sotto un certo livello compare l'obbligo degli occhiali.
Insomma ciò che per una persona di mezz'età consiste coltanto in un fastidio burocratico, per un vecchio diventa un vero e proprio esame.
Si può essere bocciati!
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
10 luglio 2021
Non farcela più (21-079)
Non farcela più. (21-079)
Un conoscente quasi ottantenne: in breve tempo non ha più desiderio di far nulla, non esce quasi di casa, è spaventato da una malattia (diabete) e da un'operazione alla prostata (che ha subito da poco). Delega ogni cosa alla moglie.
Quasi un crollo. Psicologico, prima che fisico.
Sostanzialmente è caduto in uno stato di depressione di fronte alle difficoltà della vecchiaia.
L'ultima età della vita si presenta con molti problemi, tutt'altro che semplici da risolvere. Dovremmo avere più risorse per affrontarli e invece ne abbiamo meno. Siamo sfidati in un compito impegnativo, con minori mezzi di quando eravamo giovani.
Qualcuno non ce la fa e si lascia andare, letteralmente uscendo dalla vita.
In certi casi è più questione di risorse psichiche che fisiche.
La tenuta psicologica è importantissima nella vecchiaia.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
09 luglio 2021
Cadere in casa (21-078)
Cadere in casa. (21-078)
Un anno fa, prima della sua morte, il mio vicino di casa ultranovantenne cadde in casa.
O meglio, scivolò dalla poltrona sul tappeto. E non fu più in grado di rialzarsi.
Era corpulento ed era vecchio, coi muscoli ridotti per l'età. Intervenimmo in due giovani anziani e, con difficoltà, riuscimmo appena a rimetterlo sulla poltrona.
Un corpo umano a terra è difficile da rimettere in piedi, se non ci riesce da solo coi propri muscoli.
Ieri è caduta la mia compagna, in terrazzo. Sono intervenuto per aiutarla, ma si è rimessa in piedi da sola, girandosi su un fianco. Io difficilmente sarei riuscito a risollevarla.
Cadere in casa da vecchi è un classico. Talvolta le conseguenze sono rovinose. Talaltra no. Ma il problema non è solo quello di farsi male, bensì il rialzarsi.
Accorgimenti per non cadere: via tutti i tappeti dalla casa, via le ciabatte, via tutti quegli ostacoli che rendono accidentato il nostro camminare in casa.
Molta prudenza anche coi cani, specie se vecchi, che amano starci fra i piedi e, se sono vecchi anche loro, non si spostano più agilmente, come quando erano giovani.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
07 luglio 2021
Edgar Morin (21-077)
Edgar Morin. (21-077)
Filofoso francese che compie domani 100 anni.
Auguri!
Intervistato recentemente, alla domanda Cosa bisogna fare per invecchiare bene? ha risposto:
"Mantenere in sè la curiosità dell'infanzia, le aspirazioni dell'adolescenza, la responsabilità dell'adulto, e nell'invecchiare cercare di trarre l'esperienza delle età precedenti. E sempre dobbiamo saperci stupire e interrogare su ciò che sembra normale ed evidente, per disintossicare la nostra mente e sviluppare uno spirito critico."
Senza parole.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
04 luglio 2021
Dieci anni (21-076)
Dieci anni. (21-076)
Fra qualche giorno compirò 75 anni.
E saranno dieci anni di diario sulla vecchiaia (trasformato poi in blog).
Ciò significa che ho concluso anche la prima parte della terza età (65-75).
Nei prossimi mesi rileggerò le 1600 pagine del diario e cercherò di farne una sintesi.
Come detto altre volte, mi piacerebbe pubblicarne le migliori pagine, ma temo che non ci siano case editrici interessate alla faccenda. L'ho potuto già sperimentare con un altro testo (Sul cibo), che ho terminato l'anno scorso, ma per il quale non ho trovato editori.
Potrebbe anche essere che abbia scritto un cattivo testo: ma non è così, il libro è più che dignitoso e contiene idee originali.
Tenere un diario mi ha costretto a pensare al tema "vecchiaia" quasi tutti i giorni.
Mi ha permesso di essere attento alle trasformazioni del pensiero, del fisico e della psiche, durante l'invecchiamento. Insomma sono stato vigile a cogliere ciò che mi è capitato in questa prima fase della terza età.
A me è servito per essere più consapevole della mia ultima parte di vita.
Può anche essere che non interessi a nessuno, neppure come esempio.
È un peccato, perchè la coscienza di ciò che si vive mi sembra un valore comunque, che non ha bisogno di essere dimostrato. Ma è anche vero che non sono molti coloro che tengono a questo aspetto della vita, accontentandosi di lasciarsi vivere.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
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