30 aprile 2021
Complessità, complicazioni, tortuosità (21-050)
Complessità, complicazioni, tortuosità. (21-050)
Più passa il tempo, più odio le complicazioni. Di qualsiasi genere.
Il mio odio si è rivolto, fino ad ora, soprattutto alle tortuosità che derivano dall'uso della informatizzazione della vita pubblica e privata, che, ci raccontano, semplifica la vita, quando tutti sappiamo che invece la complica.
Ne ho gia scritto a lungo. Ultimo caso quello per ottenere la SPID: ho tentato, non ci sono riuscito e ho rinunciato. Ma vi sono complicazioni inutili che ti richiedono a ogni piè sospinto, in internet: le registrazioni, le iscrizioni, gli accessi ai siti con parola d'ordine, eccetera: quando mi capita rinuncio subito e cambio pagina. Tutto questo non lo sopporto più (e la società si sta dirigendo a rotta di collo in quest'unica direzione).
Negli ultimi mesi però mi sono accorto di cominciare a odiare ogni altro tipo di complessità, da quella dei rapporti familiari a tutte le complicazioni che capitano nella vita.
Sono giunto alla conclusione che il mio odio nasca dall'incapacità di gestire le situazioni problematiche. E quelle contraddittorie.
In ciò leggo una diminuzione delle mie capacità mentali, più che un'insofferenza per un campo che non mi attira (quello dell'uso delle invenzioni elettroniche e informatiche).
Ma l'incapacità crescente non riguarda solo la mente, bensì anche la psiche, come ho già scritto ultimamente.
Non posso non collegare tutto ciò alla vecchiaia.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
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