13 marzo 2021
La zia (21-029)
La zia. (21-029)
Ho ancora una zia in vita.
Poichè sono vecchio, mia zia è vecchissima.
Infatti ha 97 anni. Anzi 97 anni e mezzo (a quell'età anche il mezzo anno conta, proprio come per i primi anni di vita). Cionostante, con l'aiuto della sua badante, era ancora capace di camminare attorno a casa e di salire le scale da sola (fino a poche settimane fa).
Negli ultimi 4-5 anni si è andata progressivamente ritirando. È stato difficile avere con lei un dialogo, rispondeva a monosillabi e non faceva più domande.
Mi sono chiesto varie volte come si sarebbe spenta.
Nelle settimane scorse ha avuto uno scompenso cardiaco. È stata ricoverata in ospedale. I parametri non erano buoni. Ci attendevamo la fine. E invece con le cure che le hanno praticato, si è ripresa bene. Con un limite: adesso non si regge più in piedi. Ritengo che ciò sia fatale. Senza movimento la fine arriva velocemente.
Dall'ospedale è stata trasferita in un reparto per lungodegenti e infine in una casa di riposo. In questi frangenti, complice il corona virus, si è ancor più chiusa in sè, perchè non può vedere i familiari.
Esemplare, questa parabola.
A un certo punto il suo corpo ha avuto una defaillance (cuore); il periodo a letto l'ha resa incapace di stare in piedi e l'ha confinata in un letto, togliendole autonomia. Il corona virus l'ha poi definitivamente staccata dalla vita, cioè non vede più i familiari.
Tutto ciò sembra accompagnarla al distacco dalla vita. Alla fine.
Non arriverà a 100 anni.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
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