18 febbraio 2021

Qualche squarcio (21-019)

Qualche squarcio. (21-019) Qualche apertura, nella nebbia fitta che avvolge l'ultima fase della vita. Molti, molti anni fa si doveva tenere un referendum sul divorzio. Ero rappresentante di lista di un partito favorevole, in un seggio vicino a casa. Il mio compito era anche quello di andare a far visita agli anziani del mio partito per portarli a votare. Ebbene uno di questi, anch'egli ultra-ottantenne, che in gioventù era stato un attivista, declinò la mia offerta dicendomi: "Sono troppo vecchio, queste cose le lascio a voi giovani!" Due conoscenti, padre e figlio, il padre quasi novantenne. L'anziano, persona vivace, interessata alle cose della vita, pieno di iniziative, verso la fine degli ottanta comincia un declino significativo: è meno vitale, dorme di più, è più distaccato. Il figlio non si rassegna al cambiamento, lo sprona, lo spinge a continuare a impegnarsi nella vita. Il padre reagisce malamente. Due amiche, madre e figlia, molti anni fa. La madre è molto anziana, si muove poco. La figlia desidera comunque farle fare esperienze. Ricordo che durante un'estate, nei giorni delle stelle cadenti, la figlia la caricò in macchina di notte e la condusse sui colli vicino alla mia città, per farle vedere quello spettacolo. Io, ammirato per tanta intraprendenza della figlia, chiesi alla madre se era stata contenta. La sua risposta: "Marisa ha tanto insistito che ho accettato, per farle un piacere, poverina. Ma io sarei rimasta più volentieri a casa. L'ho fatto per lei." La mia vecchia zia, appassionata di politica, quando superò gli 85 anni, perse interesse per quell'aspetto della vita e diventò più tiepida verso le malefatte che un noto uomo politico del mio Paese infliggeva alla società e che qualche anno prima la infiammavano. In età molto avanzata cambia tutto. Ciò che per noi, vecchi più giovani, è ancora importante, per i "molto anziani" perde di significato. Del resto è naturale che, verso la fine dell'esistenza, ci si orienti verso altri obbiettivi. È naturale il distacco dagli affetti e dalla vita. Bisogna imparare a rispettare questa evoluzione. Bisogna imparare a lasciar andare quelli prossimi alla fine. Non trattenerli. (Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)

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