21 febbraio 2021

Didattica a distanza (21-021)

Didattica a distanza. (21-021) Ho provato una seconda volta la didattica a distanza (vedi 21-014). In tempi di chiusura sociale, di quarantena, capisco che sia un mezzo importante per conservare un qualche rapporto. Ma che delusione! E io ho la fortuna di insegnare ad adulti. Penso a chi debba insegnare ad adolescenti, o peggio a bambini. Non ci siamo proprio. È un mezzo per l'emergenza estrema. Non può sostituire neppure per sogno la didattica in presenza. Eppure temo che a qualcuno, entusiasta delle nuove tecnologie, venga in mente di cominciare a introdurlo nelle scuole, come complemento, certo. Ma non va bene neppure a piccole dosi. La didattica ha assoluto bisogno della presenza fisica. Soprattutto se chi deve imparare è giovane o giovanissimo. È proprio necessario giustificarlo? È una verità lampante. Se qualcuno la mette in dubbio significa che non è un insegnante. O è un insegnante troppo giovane. Anche in questo caso la vecchiaia aiuta a capire di più. (Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)

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