19 gennaio 2021
Scrivere (21-008)
Scrivere. (21-008)
Durante l'anno appena finito ho concluso un libro sull'alimentazione, che da tempo mi teneva occupato, dal titolo Cibo. Finitolo, e in attesa che qualcuno volesse pubblicarlo, mi sono subito messo a scriverne un altro, un libro scolastico sulla materia che ho insegnato per vent'anni, la chimica, dal titolo Chimica breve. Una sorta di breve compendio della materia, tratto dalle necessità reali, emerse durante il mio insegnamento.
Confesso di avere in mente di scriverne almeno altri due, di testi.
Frenesia di scrivere? Ne ho accennato in due pagine di diario, 20-129 e 20-130.
I significati sono vari.
Senz'altro è un modo per prolungare la mia vita, quando sarò morto.
Un libro dura più del suo autore.
Riflettendo su quest'ansia di scrivere, sono anche giunto a una conclusione diversa.
Scrivere nasce dal dispiacere di vedere che tutti i propri pensieri e le proprie competenze stanno lentamente scivolando nel nulla, non sono più utili a nessuno. Questo è uno spreco. Tutto ciò che ho sperimentato e soprattutto ciò che ho pensato, stanno morendo con me. Di questo mi dispiaccio. Perchè spiace vedere evaporare le proprie passioni.
Quel che uno impara in una vita dovrebbe essere messo a disposizione della società, anche perchè è stato all'interno della società che ognuno si è formato, attingendo alla società stessa.
Ho cercato allora di sintetizzare saperi ed esperienze in un paio di testi, quelli che ho appena finito di scrivere. Mi piacerebbe che qualcuno li pubblicasse, ma anche averli scritti mi ha pacificato: perchè ho almeno fatto una sintesi di alcuni pensieri e conoscenze della mia vita.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
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