30 settembre 2020
Una pagina di sei anni fa (20-112)
Una pagina di sei anni fa. (20-112)
Ogni tanto ripropongo delle pagine di diario di alcuni anni fa. Soprattutto quelle che non hanno avuto lettori.
Soprattutto se sono significative.
Fare. (14-149) del 29/07/14
Quanto da giovane ero refrattario a tutte le aggiustature da fare in casa e al bricolage, tanto da vecchio ci ho preso gusto.
Non è che vada proprio a cercarmeli, ma se si presentano lavori e lavoretti, li faccio senza tante storie.
Senza quel fastidio che provavo un tempo. Anzi, quasi con piacere.
Evoluzione? Forse.
Ma c'è anche un'altra ragione.
Il fare dà significato al vivere. Soprattutto nei vecchi.
Non è soddisfazione per le cose fatte. È oblio della morte incombente.
Ecco allora che far qualcosa è molto appagante.
Non è la cosa in sé, che procura piacere. Quanto l'esser stati occupati.
Aver la mente concentrata altrove, invece che sulla nostra fine.
Allora non è importante quel che si fa, quanto il fare.
Anche cose banali, da vecchi le si fa volentieri.
Anche il semplice e noioso far la spesa.
Qualunque cosa si faccia, la vita fluisce.
(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi dei due mesi precedenti. Dal 2019 scrivo soltanto una sintesi annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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