16 agosto 2020

Seimila anni (20-093)

Seimila anni. (20-093) La figlia della mia compagna e suo marito mi hanno intercettato con l'auto mentre passeggiavo col cane. Hanno accostato e si sono fermati. "Ti abbiamo riconosciuto dal cane, ma prima ancora dal passo e ci siamo detti che con quella andatura vivrai ancora seimila anni!" Iperbole paradossale, che voleva significare che mostro ancora un'energia che non corrisponde al 75° anno di vita in cui sono entrato di recente. Mi ha fatto piacere, ma non è così. Non può essere così. Proprio quest'anno (vedi 20-089) ho registrato l'affievolirsi delle mie forze fisiche, tanto che non continuerò più a organizzarmi una settimana annuale di camminate in montagna da rifugio a rifugio. Ma c'è dell'altro. Invecchiare non significa soltanto diminuire l'energia fisica. C'è anche la psiche che cambia e fa essere più timorosi, meno desiderosi di piccole avventure, di sforzi e fa dire: "Chi me lo fa fare?" Vecchiaia significa anche perdita di motivazioni. E poi c'è il cervello, che invecchia: meno attenzione, meno lucidità. Tutto questo non si vede dalle gambe. (Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi dei due mesi precedenti. Dal 2019 scrivo soltanto una sintesi annuale il 31 dicembre. Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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