23 agosto 2020

La fragilità del mio ultimo vecchio cane (20-095)

La fragilità del mio ultimo vecchio cane. (20-095) Ha ormai 13 anni il mio ultimo cane sopravvissuto. Più o meno la mia età, traducendola in anni umani (74). Non certo di primo pelo. Da alcuni mesi ha mostrato segni di debolezza, nuovi per lui, che è sempre stato sano e vivace. Ha cominciato alla fine dell'anno scorso con dei mugolii, ogni volta che si muove, specialmente di notte quando cambia posizione. L'ho inteso come segno di un qualche dolore o fatica nel fare i movimenti normali. Proprio come i vecchi umani che alzandosi da seduti emettono qualche sospiro o qualche piccolo gemito. In primavera poi ha avuto un improvviso comportamento anomalo ossessivo, che non accennava a scomparire, tanto da doverlo ricoverare in una clinica per animali. Si è ripreso senza che gli sia stata diagnosticata una qualche forma patologica. Comunque l'ho interpretata come incapacità a far fronte senza danni a qualcosa che è successo nella sua psiche o nel suo cervello. Temo che si ripresenti. Infine qualche mese fa ha ingerito un osso che si è bloccato nell'esofago: non è stato più capace di rimuoverlo. Anche stavolta è stato ricoverato in clinica, per l'asportazione. Tutti segni di un'aumentata debolezza. I vecchi diventano fragili. (Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi dei due mesi precedenti. Dal 2019 scrivo soltanto una sintesi annuale il 31 dicembre. Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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