29 agosto 2020
Il signor Silvio (20-099)
Il signor Silvio. (20-099)
Tengo d'occhio alcuni anziani in età molto avanzata. Per carpir loro qualche informazione sull'ultimissima parte della vita. Fra questi il mio vicino di pianerottolo, il signor Silvio, novantatreenne.
Non esce più di casa. Stenta a camminare, a causa di varie patologie, fra le quali forse il diabete. Fino a uno-due anni fa, dalla primavera inoltrata all'autunno, si metteva in terrazza seduto a un tavolino a fare i suoi solitari di carte, o a leggere.
Dall'estate scorsa non lo fa più.
Mi ha spiegato che il caldo eccessivo degli ultimi anni gli fa venir mal di capo e così è costretto a restare in casa con l'aria condizionata. Adesso, in questo ultimo scorcio di agosto il caldo si è attenuato e qualche volta compare all'aperto. Ha cambiato posizione, e ora mi vede distintamente quando anch'io esco in poggiolo. Siccome è sordo, mi limito a salutarlo con ampi gesti delle braccia, ai quali risponde nello stesso modo. È ancora lucido e presente: si informa su quanto ho nella terrazza. Si è accorto della scomparsa di due alberelli di mimosa che mia moglie ha regalato a un'amica, delle tende da sole che apro ogni giorno, dei rami di origano che puntualmente mi regala ogni estate, perchè io lo possa seccare e conservare in vaso. Talvolta viene a trovarlo il fratello o la nipote, coi quali conversa a lungo all'aperto.
In questi giorni si limita a guardare l'esterno, a osservare quanto succede attorno a casa. Niente letture, niente solitari. So che in casa guarda molto la tv, seduto in poltrona.
Insomma è ancora presente a se stesso e agli altri, ma il corpo è in difficoltà.
Così è la vita degli ultimi anni.
(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi dei due mesi precedenti. Dal 2019 scrivo soltanto una sintesi annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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