Condizionamenti.
(20-061)
Non
siamo condizionati soltanto dalla nostra vecchiaia, ma anche da
quella di chi ci sta vicino. Quest'anno, dopo tre rimandi, finalmente
io e il mio amico ci siamo accordati per fare una settimana di
camminate in montagna, da rifugio a rifugio. È quanto abbiamo fatto
quasi ogni anno per vent'anni fino a che qualche avversità ci ha
fatto desistere. Quest'anno sembrava la volta buona per riprendere.
Inopinatamente
il mio amico mi ha telefonato nei giorni scorsi per dirmi che la sua
tendinite ad un arto inferiore si è riacutizzata. La vacanza è in
forse. Camminare con una tendinite è impossibile. Durante le
camminate dobbiamo essere in forma e non possiamo avere qualche
handicap. Gli ho proposto di andare ugualmente e di fare solo quello
che lui si sente.
Ma siamo molto incerti.
La
mia compagna è preoccupata per me. Dice che ho perso capacità di
attenzione e lucidità. Vorrebbe che facessi una visita neurologica.
Ho aderito di buon grado perchè capisco che potrei diventare un
peso, se le mie capacità mentali diminuissero. In questo caso è la
mia di vecchiaia che condiziona la persona che mi sta accanto.
I
condizionamenti hanno un'impennata quando in una coppia uno dei due
muore.
Sì,
perchè da una parte si libera l'altro al massimo grado (resta senza
condizionamenti), ma in realtà, soprattutto se la coppia vive
insieme da decenni, la mancanza di uno dei due toglie ossigeno al
progetto di 'vecchiaia insieme' che si era costruito.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una
sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi
annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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