23 aprile 2020

Anticipare? (20-043)

Anticipare? (20-043)
Negli ultimi anni ho apprezzato sempre di più il letto. Per riposarmi, e per ricaricare di energia le membra. Ultimamente, però, qualche dolore alle giunture che compare quando mi corico e la difficoltà di girarmi da un fianco all'altro, col risultato che sto ore in una stessa posizione, hanno ridimensionato il mio gradimento. Non so se in futuro le cose peggioreranno al punto da farmi odiare il letto, ma sono colpito da questo cambiamento. 
In pochi anni.

Una delle idee di questo diario è stata l'esigenza di cercare qualcuno che fosse un maestro di vecchiaia. Cioè qualcuno che mi insegnasse gli ultimi anni di vita, qualche ultra ottantenne. Comincio a pensare che non sia possibile avere queste anticipazioni sul piano della pura conoscenza teorica, perchè ... non sono un ottantenne!
Mi sto convincendo che sia impossibile comprendere gli ultimi anni di vita (oltre gli ottanta) se non si è pienamente immersi in quell'età. Troppi sono gli elementi di diversità fra un settantenne e un ultra-ottantenne. Tutti legati alla progressiva perdita di capacità della vecchiaia estrema, che trasforma completamente il modo di vedere l'esistenza.
È come quando si cerca di spiegare a una coppia senza figli che cosa significhi avere dei figli. Si possono raccontar loro molti fatti, molte sensazioni, la vita che cambia completamente. Non capiranno mai, se non quando avranno un figlio.

Dunque non è possibile conoscere anticipatamente come saranno gli ultimi anni. 
Li conosceremo quando li vivremo.

 
(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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