Anticipare? (20-043)
Negli ultimi anni ho apprezzato sempre
di più il letto. Per riposarmi, e per ricaricare di energia le
membra. Ultimamente, però, qualche dolore alle giunture che
compare quando mi corico e la difficoltà di girarmi da un fianco
all'altro, col risultato che sto ore in una stessa posizione, hanno
ridimensionato il mio gradimento. Non so se in futuro le cose
peggioreranno al punto da farmi odiare il letto, ma sono colpito da
questo cambiamento.
In pochi anni.
Una delle idee di questo diario è
stata l'esigenza di cercare qualcuno che fosse un maestro di
vecchiaia. Cioè qualcuno che mi insegnasse gli ultimi anni di
vita, qualche ultra ottantenne. Comincio a pensare che non sia
possibile avere queste anticipazioni sul piano della pura conoscenza
teorica, perchè ... non sono un ottantenne!
Mi sto convincendo che sia impossibile
comprendere gli ultimi anni di vita (oltre gli ottanta) se non si è
pienamente immersi in quell'età. Troppi sono gli elementi di diversità fra un settantenne e un ultra-ottantenne. Tutti
legati alla progressiva perdita di capacità della vecchiaia estrema,
che trasforma completamente il modo di vedere l'esistenza.
È come quando si cerca di spiegare a
una coppia senza figli che cosa significhi avere dei figli. Si
possono raccontar loro molti fatti, molte sensazioni, la vita che
cambia completamente. Non capiranno mai, se non quando avranno un
figlio.
Dunque non è possibile conoscere anticipatamente come saranno gli ultimi anni.
Li conosceremo quando li
vivremo.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una
sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi
annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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