Nella
zona rossa. (20-027)
Non
ci avrei mai creduto.
Da
ieri, la provincia nella quale vivo è stata dichiarata zona
rossa, cioè area di controllo per contenere la diffusione del
corona virus.
L'atteggiamento
delle persone è ancora improntato a incredulità, ma aumenta la
consapevolezza che si tratti di una cosa più seria del previsto.
Anch'io
ho cambiato punto di vista e mi sto preoccupando di più, soprattutto
adottando comportamenti più prudenti, per contribuire a diminuire la
diffusione del contagio.
Emerge
comunque un dato: l'età media dei morti collegati al virus è di 81
anni.
Ed
è stato detto anche dalle autorità ai cittadini: "Adottate
misure di precauzione, soprattutto per difendere i vostri nonni, che
sono i più soggetti a gravi conseguenze da un contagio."
Sembra quasi che il virus sia diventato una forma di eutanasia per anziani, quelli molto vecchi e molto malati (pluri-patologici). Una sorta di sfoltimento della popolazione mondiale umana, arrivata a una cifra insostenibile per il pianeta.
Visto
che gli esseri umani non hanno antagonisti efficienti nel regno animale,
ci pensano i virus a debellarne almeno alcuni.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una
sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi
annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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