La
mia anziana vicina di casa. (19-125)
Ha
novant'anni. Ed è ancora autonoma, almeno un poco: si muove in casa,
prepara i pasti anche per suo marito, viene ancora a suonarmi al
campanello di casa, se necessita di qualcosa. Ma nell'ultimo anno i
nostri incontri si sono rarefatti: un poco perchè ha un'assistente
in casa tutte le mattine, per le faccende domestiche e per le necessità più immediate, un poco perchè
si è ritirata ancor più.
La
vedo poco in terrazzo, pochissimo sulle scale. Alcuni mesi fa l'ho
incontrata sulla lettiga, mentre l'ambulanza la stava portando in
ospedale. Pensavo che sarebbe stata l'ultima volta che la vedevo.
E
invece no. In ospedale l'hanno "tirata su" ed è tornata a
casa in forma sufficiente.
L'ho
rivista ieri sulla porta di casa. Le ho chiesto come andava. Mi ha
risposto con un'espressione sconsolata: "Va male, ci vedo sempre
meno. E sono piena di dolori che non mi danno tregua."
Si
è ritirata quasi in lacrime.
Domanda: tutti i vecchi finiscono la loro vita fra i dolori?
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del
bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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