Scrivo
di meno. (19-079)
Nei
primi anni del diario della vecchiaia scrivevo una pagina al giorno.
Avevo tante cose da dire. Ero appena entrato nella vecchiaia
ufficiale e vedevo la vita sotto l'ottica della mia terza e ultima
età. Ero entrato in un'età sconosciuta, che si presentava come un'avventura, piena di
sorprese, positive e negative.
Sono
passati sette anni da allora.
Adesso scrivo una pagina ogni due o tre
giorni, in media. Ho diminuito le osservazioni, ricevo meno stimoli
dalla vita quotidiana che mi facciano pensare alla vecchiaia.
Mi
sono abituato alla nuova condizione.
Alla
vecchiaia ci si abitua.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del
bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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