Invecchiare
in due. (19-055)
Ho
scritto talvolta sui vantaggi di invecchiare in due, piuttosto che da
soli. Ma ciò contrasta con una tendenza della vecchiaia, della quale
mi sto accorgendo in questi mesi.
La
mia compagna me lo sta segnalando da tempo. Finalmente anch'io ne ho
preso coscienza: più passa il tempo più ho la tendenza di badare
sempre più a me stesso, cioè di occuparmi principalmente di me.
Per
esempio la stessa stanchezza pomeridiana o serale limita i miei
rapporti con chi ti vive accanto. Anche i miei mali, mali di vecchiaia, come
l'ipertrofia prostatica benigna, oppure i denti da sanare, o ancora
la perdita di massa magra, mi impongono di dedicar tempo a queste
faccende (visite, acquisto e gestione farmaci, camminata quasi
quotidiana), col risultato che non dedico spazio alla relazione.
Anche
il tipo di farmaci o integratori che assumo mi spingono a
concentrarmi su di me.
O
come causa di astenia, o anche come inibizione del testosterone (per
limitare l'ingrossamento della prostata).
Insomma
per invecchiare in due occorre un surplus di impegno.
Non
avviene naturalmente.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del
bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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