29 aprile 2019

Sprovveduti (19-051)

Sprovveduti. (19-051)
In alcune civiltà primitive, gli anziani godono di prestigio.
Si apprezza la loro saggezza.
Che non è nient'altro che la traduzione di "lungo tempo vissuto", di "vasta esperienza". Insomma ai vecchi viene riconosciuto un "di più" che è utile all'intera società.
Invece nella nostra società tutto ciò non si riconosce. Vecchi e generazione di mezzo e talvolta anche i giovani adulti sono sullo stesso piano. Non viene percepita la differenza fra chi ha vissuto 70 anni e chi ne ha vissuti solo 40 o 50.
Eppure la cosa è ragionevole: più anni, più conoscenza.
Non lo dico perchè io soffra per questo mancato riconoscimento. Piuttosto perchè talvolta vedo che la generazione di mezzo è come sprovveduta.
Manca di nozioni minime di base, su molti aspetti della vita.
Ciò che per un anziano è ovvio, per un giovane è nuovo.
E ciò salta agli occhi.
Ai vecchi, però. I giovani non se ne accorgono.



(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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