Si
sottraggono. (18-159)
Sto
osservando anno dopo anno le trasformazioni dell'unica grande vecchia rimasta nella mia famiglia: una zia di 94 anni.
L'ho
vista un paio di mesi fa.
Nelle
mie visite precedenti, negli anni scorsi, avevo notato una memoria
sempre più fragile, la ripetitività nelle domande che mi faceva,
una certa rassegnazione nei confronti dei limiti della vecchiaia.
L'ultima
volta vi è stato qualcosa di più.
Non
mi ha fatto alcuna domanda sulla mia vita. Rispondeva cortesemente
alle domande che le facevo, sembrava attenta alle mie considerazioni
e alle mie affermazioni, ma pareva più distaccata. Indifferente al dialogo con me.
Lo
avevo notato già in altri vecchi ultranoventenni: diventano poco
interessati a dialogare con gli altri. Anzi, se possono, si
sottraggono ai colloqui. Ascoltano quello che dice loro la gente che
gli sta intorno, ma non partecipano.
Un
modo per avviare quel distacco che giungerà definitivo con la morte.
E i
loro parenti (e anch'io) si rassegnano a questo progressivo distacco.
Un
modo per dar loro il congedo.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:
holgar.pd@gmail.com )
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