Ayahuasca.
(18-140) (20/10/18)
Non
ricordo se ne ho scritto uno o due anni fa.
Si
tratta di una pozione usata da indigeni dell'Amazzonia a scopo
terapeutico, spirituale, sociale (usata per la conoscenza, per la
cura di malattie, per risolvere conflitti nella comunità).
Difficile
definirla.
Sicuramente
è una bevanda psicoattiva, che contiene sostanze che fanno entrare
in una realtà diversa, però sostanze già presenti nell'organismo
umano. La si assume in gruppo, sotto la guida di uno sciamano. E'
stata studiata da varie università latino-americane: si tratta
dell'insieme di due piante, Banisteriopsis caapi, una liana, e
Pichotris viridis.
Per
i popoli che ne fanno uso si tratta della : " ...più alta
manifestazione vegetale dello spirito divino, fonte di conoscenza
potere e cura ..." ( da: Ayahuasca - La Liana degli Spiriti,
Walter Menozzi – Franco Angeli editore, 2007, pag. 44).
E'
conosciuta e usata da ben 72 diversi gruppi etnici della foresta
amazzonica, di Brasile, Perù, Colombia, Equador e Bolivia.
Quando
me ne hanno parlato ero scettico. Un altro uso di piante allucinogene
da parte della cultura sud-americana e africana, ho pensato;
rispettabilissimo, ma fortemente legato a una cultura totalmente
estranea alla nostra e interpretabile solo dall'interno di essa.
Che
me ne faccio?
Poi
mi hanno segnalato il libro succitato e sono rimasto sbalordito
dalla serietà dell'approccio scientifico dell'autore, tutt'altro che
impastato di ideologia spiritualistica tipo new age.
Che
vado a cercare alla mia età di settantenne? Sono affascinato dalle
sostanze, come facevano i giovani della mia età o quelli
attuali?
No,
perchè le droghe non mi hanno mai attirato e le considero molto più
dannose che utili o piacevoli.
Mi
pare però che questa sia diversa. Intanto non è illegale e non è
una droga e non dà effetti dannosi per la salute.
Mi
attira un aspetto: il ribaltamento della concezione della vita che si
ha in queste sedute.
Soprattutto
a riguardo della morte.
Sì,
perchè l'ayahuasca induce un modo nuovo di percepire, valutare,
pensare la propria morte, integrata con la vita e la natura.
Penso
proprio che parteciperò a una seduta, quando sarà organizzata nella
mia regione.
(Sempre
più sono stupito dalla profondità con la quale culture ritenute
inferiori a quella occidentale abbiano prodotto scoperte di assoluto
rilievo: chi è l'inferiore a chi?)
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Nessun commento:
Posta un commento