Solo
malcontento? (18-102)
Mi
sono lagnato più volte di alcuni aspetti della società moderna che
mi mettono in difficoltà:
lo spostamento verso i call center
(ma non si possono chiamare centri di chiamata?) di molti uffici
materiali, che sono dunque spariti; l'abuso dei canali in rete (on
line) per fare qualunque pratica burocratica e per gli acquisti;
la complicazione voluta di tutti i piani tariffari telefonici;
l'invadenza dei canali sociali (social); la possibilità di
fare contratti per telefono, quasi sempre senza capirci molto;
l'ampliamento delle strutture automatiche: casse automatiche, banca
automatica, risposte automatiche; pagamenti solo con carte (basta
appoggiarle!!!); smartphone, whatsapp, eccetera.
Lo
confesso: mi mettono in difficoltà soprattutto perchè sono anziano.
Al
telefono non sempre capisco, le casse automatiche spesso non
funzionano, le procedure per entrare in qualunque servizio sono
complesse e se sbagli sei perduto, i contratti telefonici non sono
mai chiari, eccetera eccetera.
È
il trionfo di informatica, elettronica, automatismi e gigantismi
(strutture sempre più grandi in cui ti ci perdi). È la nuova
società: i giovani ne sono entusiasti, i social imperversano.
È una corsa sfrenata all'iper-tecnologia, ai giga (pochi sanno di
che cosa si tratta), se non sei sempre connesso sei perduto.
Si
dice: moltissimi i vantaggi.
Ma
è vero?
Piano
piano ho capito che la mia difficoltà non è una disabilità, ma una
fortuna. Mi permette di conservare una coscienza critica.
Perchè
molti non si rendono conto che questo tipo di società è diversa da
quella di trent'anni fa: ma allora si poteva sopravvivere molto bene
anche senza tutto quello che c'è oggi. Inoltre: due terzi di mondo
non vi hanno accesso.
È
tutta una gigantesca costruzione di una nuova società per la quale
non ci è stato chiesto alcun parere: ci viene semplicemente imposta.
A
vantaggio di chi?
Questo
è ciò che bisogna chiedersi.
Quando
la mia banca trasforma metà di ciò che si fa a uno sportello (con
una persona in carne e ossa) in procedure automatiche che bisogna
studiare, imparare, insomma appropriarsene per poter operare, perdere ore e ore a smanettare, lo fa
per me? per facilitarmi? O lo fa solo per eliminare personale, per
aumentare i profitti, scaricando sui clienti parte del lavoro che
fanno gli impiegati di banca?
Bisogna
che qualcuno cominci a ribellarsi: questa è una società che non
mi piace, non è a misura umana, serve sempre di più gli interessi
di una piccola combriccola di azionisti che guadagnano cifre
stratosferiche, sfruttando l'entusiasmo idiota di giovani e meno
giovani, per novità che ci gravano la vita distogliendoci dai
comportamenti più naturali.
L'ho
già detto: attenzione che la società che si sta costruendo nelle
grandi città, soprattutto occidentali e comunque solo in una parte
minoritaria del mondo, non è a misura umana, non soddisfa i bisogni
primari dell'uomo, li sostituisce con bisogni indotti che non portano nessun vantaggio.
Anzi
portano molti danni.
Per
questa ribellione gli anziani sono fondamentali: hanno memoria che si
poteva fare in modo diverso.
(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni
private:
holgar.pd@gmail.com
)
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