Cambiano.
(18-082)
La
città in cui vivo non è grande (200.000 abitanti), tuttavia con i
paesi vicini, che ormai formano un tutt'uno, raggiunge i 350.000
residenti.
Vivo
qui da oltre quarant'anni e ho risieduto in vari quartieri in tempi
diversi. Ho dunque frequentato aree diverse, talvolta intensamente
per un periodo limitato. Poi cambiando quartiere, ho frequentato
altre zone, trascurando del tutto quelle precedenti.
Così
vi sono quartieri nei quali non passo da dieci o vent'anni.
Ho
scoperto che in un lasso di tempo così lungo la fisionomia di un
luogo può cambiare completamente, togliendomene la familiarità.
Per
una visita medica ho dovuto spostarmi in un quartiere che frequentavo
nella mia giovinezza: edifici nuovi, rotonde stradali recentissime,
segnaletica stravolta.
Ho
stentato a riconoscere i luoghi: sembrava un paese sconosciuto.
Questa
sensazione non la si prova quando si frequenta un sol luogo
continuativamente perchè si fa in tempo a interiorizzare le
modifiche che via via si producono e si perde la memoria di come era
prima.
Le
città sono organismi vivi.
Cambiano
in continuazione.
Difficilmente
riusciamo a riconoscere le nostre città in fotografie di un secolo
fa.
Ebbene
in una vita lunga ci è consentito di fare questa esperienza:
osservare i cambiamenti della nostra città senza dover ricorrere
alle foto.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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