Pian
piano.* (18-063) (09/05/18)
Interessato
all'alimentazione ormai da 45 anni, ho radicalmente cambiato idee
negli ultimi 5. La mia nuova visione tiene conto di ricerche
recenti, ma anche di altre più datate, che ho conosciuto
soltanto di recente. Mettere insieme tante idee diverse non è
semplice, così la sintesi che ho compiuto nell'autunno scorso ha
subito vari aggiustamenti. Ancora in questi giorni sto apportando
alcune modifiche.
Mi
sembra di aver raggiunto pian piano un'idea generale che renda
conto di tutto quanto si è scoperto sull'alimentazione umana.
Sono
arrivato alla convinzione che l'uomo può mangiar di tutto.
Qualche
problema nasce quando si allontana dal cibo più adatto alla sua
fisiologia (che identifico in quello che mangiano gli altri ominoidi:
gorilla, orango, scimpanzè).
Principalmente se l'uomo se ne
allontana per decenni.
Soprattutto
se lo fa l'uomo di questo secolo, caratterizzato da un aumento
impressionante della durata della vecchiaia. Se un uomo vuol vivere
80-90 anni in buona salute, deve essere più aderente al suo cibo
fisiologico.
Se
non lo fa, vive meno e vive nella malattia.
Faccio
un esempio per spiegarmi.
Forse
la peggior dieta del mondo civilizzato è quella praticata negli Usa.
Poche
fibre, assoluta prevalenza di cibo cotto, di prodotti animali, di
cereali e dolci. Soprattutto di cibo industriale.
Eppure
l'età media in quel Paese è di 75 anni: non proprio bassa.
Ma
gli Usa sono caratterizzati da essere preda di malattie
cardio-circolatorie, da diabete, obesità, ictus, cancro, malattie
dismetaboliche. Con molti farmaci si riesce a raggiungere una
vecchiaia di 75 anni. Quindi in quel paese si vive una vecchiaia
malata.
Ebbene
sono giunto alla conclusione che, pur con una dietà non fisiologica
si potrebbe vivere in buona salute e a lungo.
Come?
Mangiando
poco e facendo molto movimento.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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