Fuori
casa. (18-070)
Domenica
scorsa, io e la mia compagna, abbiamo partecipato a una festicciola
di famiglia per i 50 anni di matrimonio di due parenti. Siamo andati
a mangiare al ristorante e poi a casa dei due festeggiati per stare
un poco in compagnia.
La
giornata è stata piacevole.
Tornando
a casa nostra verso le 19, io e la compagna eravamo stanchi. Normale
dopo una giornata intensa.
Già
altre volte ho scritto che dopo essere stato per tanto tempo fuori
casa, non vedo l'ora di rientrare a casa a riposarmi. E quando l'ho
scritto facevo la riflessione che gli anziani tendono sempre a
tornare a casa al più presto, tanto più quanto procedono negli
anni.
Uno
spunto simile mi aveva colpito la mattina stessa, nella pasticceria
dove vado a far colazione. Nel tavolino a fianco del nostro vi era un
signore di mezza età, in compagnia di un altro molto anziano, che
era giunto al bar col deambulatore.
Captando
qualche frase dei due, mi è parso che l'anziano a più riprese
sollecitasse il più giovane a rientrare a casa, mentre quest'ultimo
spingeva per stare ancora un poco al tavolino del luogo pubblico.
Gli
anziani fuori casa si stancano!
La
novità in questa riflessione sta nel fatto che non sono stato io a
osservare la stanchezza, ma la mia compagna.
Cosa
che finora non aveva mai fatto.
La
mia compagna è ormai prossima ai settant'anni.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni
private:
holgar.pd@gmail.com
)
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