14 maggio 2018

Biblioteche (18-066)

Biblioteche. (18-066)
Amo i libri.
Quando ho vissuto per conto mio, ero orgoglioso della mia raccolta di un migliaio di libri, che ho ordinato, catalogato e ben disposto in una libreria. Era una piccola biblioteca, così facevo di tutto per incrementarla, anche con testi relativi a temi che mi erano estranei. In quel tempo fu eccitante scoprire presso un cassonetto delle immondizie due scatoloni zeppi di buoni libri, che mi affrettai a incamerare.


Ora sono diventato vecchio e fin da subito mi si è posto il problema di smaltire tutto ciò che avevo accumulato in gioventù. Problema che non ho ancora risolto. Fra questi residui di gioventù vi sono anche i libri.
Mi piacerebbe lasciarli a mio figlio, ma temo (anzi, ne sono certo) che non gli interessino. I nipoti sono troppo piccoli per seguire la mia passione.
Dunque ho cominciato a regalarli (volevo venderli, ma ciò è risultato impraticabile). Ho seguito l'esempio della mia compagna che pratica lo scambio di libri in un paio di luoghi e nella biblioteca di quartiere.

Raramente, mi capita ancora di trovare scatole di libri presso le isole ecologiche. Non mi precipito più a trasportarli a casa: devo pensare a smaltire i miei, non a caricarmi di altri. Ciononostante, me li guardo uno per uno, alla ricerca di qualche perla, magari un vecchio classico che mi manca.
Le ultime volte che ciò mi è capitato, ho portato a casa un vecchio manuale Hoepli di stenografia (non lo leggerò mai, ma i manuali Hoepli sono oggetto di culto fra i bibliofili) e i Fiori del male di Baudelaire.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio !


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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