Biblioteche.
(18-066)
Amo
i libri.
Quando
ho vissuto per conto mio, ero orgoglioso della mia raccolta
di un migliaio di libri, che ho ordinato, catalogato e ben disposto
in una libreria. Era una piccola biblioteca, così facevo di tutto
per incrementarla, anche con testi relativi a temi che mi erano
estranei. In quel tempo fu eccitante scoprire presso un cassonetto
delle immondizie due scatoloni zeppi di buoni libri, che mi affrettai
a incamerare.
Ora
sono diventato vecchio e fin da subito mi si è posto il problema di
smaltire tutto ciò che avevo accumulato in gioventù. Problema che
non ho ancora risolto. Fra questi residui di gioventù vi sono anche
i libri.
Mi
piacerebbe lasciarli a mio figlio, ma temo (anzi, ne sono certo) che
non gli interessino. I nipoti sono troppo piccoli per seguire la
mia passione.
Dunque
ho cominciato a regalarli (volevo venderli, ma ciò è risultato
impraticabile). Ho seguito l'esempio della mia compagna che pratica
lo scambio di libri in un paio di luoghi e nella biblioteca di
quartiere.
Raramente,
mi capita ancora di trovare scatole di libri presso le isole
ecologiche. Non mi precipito più a trasportarli a casa: devo pensare
a smaltire i miei, non a caricarmi di altri. Ciononostante, me li
guardo uno per uno, alla ricerca di qualche perla, magari un vecchio
classico che mi manca.
Le
ultime volte che ciò mi è capitato, ho portato a casa un vecchio
manuale Hoepli di stenografia (non lo leggerò mai, ma i manuali
Hoepli sono oggetto di culto fra i bibliofili) e i Fiori del male
di Baudelaire.
Il
lupo perde il pelo ma non il vizio !
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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