Alcol.
(18-068)
Ho
scritto più volte sui gravi danni che produce un consumo quotidiano
di bevande alcoliche. Soprattutto agli anziani.
Ho
trovato conferma di ciò in una recente ricerca comparsa sulla
rivista scientifica Lancet a febbraio del 2018. Sono riportati
i risultati di un grande studio svolto in Francia riguardante la
demenza senile.
Ebbene,
ben il 57% delle persone che hanno manifestato un inizio precoce di
demenza (prima dei 65 anni) hanno anche avuto il problema di un uso
eccessivo di bevande alcoliche.
Due
più due fanno quattro: chi beve molto in giovane età o nell'età
di mezzo, ha una grande probabilità di ritrovarsi da vecchio
giovane con una demenza precoce.
Si
badi bene però: bere molto non significa ubriacarsi tutti i
giorni; significa invece assumere quotidianamente una dose di alcol
per tempi lunghi nella misura standard di tre bicchieri di vino o tre
lattine di birra o tre bicchierini di super alcolici al giorno.
Nell'ambiente
delle associazioni che lottano contro l'etilismo si ritiene che una
grappetta ogni sera faccia rientrare nella categoria degli
etilisti (cioè di persone che sono dipendenti dall'alcol). E un bicchierino di superalcolico (la grappetta)
sono già 40 ml di bevanda di cui 15-20 ml sono di alcol puro. Senza aggiungere l'alcol assunto sotto forma di birra o vino o
aperitivi.
(En
passant cito anche un antidoto della demenza senile: i folati;
cioè quelle sostanze presenti in gran quantità nelle verdure a
foglia verde, assunte crude.)
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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