07 aprile 2018

Vestiario (18-047)

Vestiario. (18-047)
Ho passato tutto l'inverno vestendo soltanto due o tre paia di jeans blu e due o tre maglioni (o pile), grigi o verdi o blu; e sotto i maglioni delle maglie verdi o blu. Nient'altro.
Mi sono vestito malissimo.
Soltanto quando mi sono recato a pranzo da parenti o a tenere conferenze o lezioni, mi curavo un po' di più, vestendo di nero o di blu (jeans, maglione e camicia).


Non ho mai curato l'aspetto del vestiario, da giovane e nella mezza età.
Un mio vecchio vizio.
Ma ora che sono vecchio la cosa è peggiorata. 
In qualche pagina degli anni precedenti ho giudicato male quegli anziani che si vestono solo in tuta o con maglie piene di scritte, come usano fare gli adolescenti. Anzi, ho caldeggiato l'idea che i vecchi devono curare il proprio aspetto, si devono vestire in modo dignitoso: da vecchi, ma con dignità.


Ma quando si è trattato di applicarlo a me, me ne sono disinteressato.
Da una parte è il mio vecchio vizio che continua a ripresentarsi; dall'altra è che effettivamente aumentando gli anni diminuisce l'interesse per il proprio aspetto esteriore.
Non tanto perchè la pelle, il corpo, la faccia si mostrano proprio deteriorati e dunque è impossibile abbellirli; quanto perchè viene meno il desiderio di apparire piacevoli.
In questo sono uguale a quegli anziani che tanto ho rimproverato per la loro sciatteria.
Un vecchio sciatto, sono.


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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