Longevità,
ancora. (18-031)
E'
stata pubblicata il 01/03/18 sulla rivista Science una ricerca
effettuata da un gruppo numeroso di studiosi coordinati da Yaniv
Erlich della Columbia University (Usa), che ha sfruttato i dati degli
alberi genealogici per costruirne uno riguardante ben 13 milioni di
persone lungo 5 secoli e 11 generazioni.
La
notizia è: in questo lavoro si sono analizzate (fra l'altro) le età di morte di
moltissime persone per confrontarle con quelle di parenti e
ascendenti. È emerso che avere buoni geni allunga la vita di 5 anni
(per fare un confronto si sappia che, fumando, la si accorcia di 10
anni).
La
conclusione è che i geni influenzano la lunghezza della vita
soltanto per un modesto 16%. Confrontando questo dato con altre
ricerche (per esempio quella sui centenari sardi), nelle quali
risultava una dipendenza fra il 15 e il 25%, si vede che il dato è
confermato al ribasso.
Riflessione:
ancora una volta si sancisce che la vecchiaia lunga è figlia molto
più di fattori ambientali che non della buona genetica.
I
fattori ambientali sono aria, acqua, cibo e inquinamento.
Insomma
lo stile di vita conta.
Eccome!
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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