02 febbraio 2018

Il libro contro la morte (Elias Canetti) (18-016)

Il libro contro la morte di Elias Canetti. (18-016)
Appunti e riflessioni raccolti da Canetti durante tutta la vita.
Tema: la morte, anzi il rifiuto della morte. Ne voleva fare un libro. Ma non lo fece mai.

"Il progredire dell'età come rinuncia al movimento. Dapprima viaggi in tutto il mondo. Poi ti stabilisci in una città. Di lì a qualche anno ti riduci alla tua casa, e poi alla tua stanza. E la stanza si trasforma in poltrona. Ormai decrepito, non ti alzi più dalla poltrona, e lì ti addormenti per sempre." (pag. 58, Adelphi Edizioni)

"Sarebbe più giusto se di una vita non restasse niente, niente di niente? Se la morte significasse lo spegnersi istantaneo della nostra immagine in tutti coloro che la possiedono? Non sarebbe più decoroso nei confronti di quelli che verranno dopo? Forse, infatti, tutto ciò che resta di noi è una pretesa onerosa nei loro riguardi. Forse l'uomo non è libero perchè molto, troppo, rimane in lui dei morti, e questo molto ricusa in eterno di spegnersi." (pag. 296)

"Perchè non è indifferente il luogo in cui si è sepolti?
Verranno persone, dopo, a vedere dove uno "giace".(pag. 318)

"Da qualche tempo, mentre sta parlando con qualcuno, si sorprende a dire: "Se arrivo a cent'anni". Prende dunque in considerazione tale eventualità, la ritiene plausibile, menziona persone che ha conosciuto, persone di tutto rispetto, che hanno raggiunto i novantotto, i novantasei, i novantaquattro anni, e quando lui le ha conosciute erano ancora in piena forma. Saranno i discorsi contro la morte a tenerci in vita?" (pag. 325)


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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