Continuazione.
(18-004) (09/01/18)
Continuo
a parlare di modernità (vedi ieri) facendo un esempio.
Sono
nato con la televisione. Avevo otto anni quando sono cominciate le
trasmissioni in Italia. Ma ricordo com'era la vita senza tv.
Dopo
cena si restava a tavola, in cucina; qualche volta si ascoltava la
radio, più spesso mio nonno raccontava pezzi di vita. Racconti pieni
di fascino, per un bambino piccolo. La nonna, insieme a noi,
sparecchiava e metteva in ordine la cucina.
Con
la tv, non si restava più a tavola, si passava in sala dove era
collocato l'apparecchio televisivo, ognuno si relazionava con quella
scatola. Mia nonna restava da sola in cucina e veniva in sala solo
più tardi.
Era
meglio? Era peggio?
Semplicemente
era diverso (con meno rapporti fra noi, però). Nonostante la tv,
continuavo ad andare al cinema. Il nuovo si era aggiunto al vecchio.
Sembrava un arricchimento di possibilità.
Quella
tecnologia, oggi, è invasiva. Non esistono alternative. I bambini
addirittura non riescono a figurarsi come si potesse vivere senza tv.
Quello strumento apparentemente innocuo, ci ha cambiato la vita,
quando è diventato senza alternative.
Chi
dobbiamo ringraziare? Noi stessi? O la società (l'industria, la
politica) che ha indotto quel cambiamento?
Il
fatto è che una tecnologia ha trasformato la convivenza. Oggi
possiamo dire che non ne avevamo bisogno.
Lo
stesso si può dire della tecnologia moderna: smartphone, whatsapp, facebook, tablet, l'obbiettivo inutile del "sempre connessi". Ci cambierà la vita. E tutti a entusiasmarsi, a dedicare ore e ore per impadronirsi di nuove tecniche, a gioire perchè con uno sfioramente della mano ci si collega, si ingrandiscono foto, si sfogliano libri.
Non è un incremento di umanità.
Non è un incremento di umanità.
Ne
abbiamo bisogno?
No.
Soltanto I vecchi possono tentare di avvisare la società, proprio con la loro inadeguatezza rispetto al nuovo. Ma ancor di più per la mancanza di entusiasmo per novità francamente povere di contenuti.
Soltanto I vecchi possono tentare di avvisare la società, proprio con la loro inadeguatezza rispetto al nuovo. Ma ancor di più per la mancanza di entusiasmo per novità francamente povere di contenuti.
L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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