17 dicembre 2017

Selettivi (17-192)

Selettivi. (17-192)
Ieri dicevo che quei pochi caffè (ristretti) che bevo al mese devono essere molto buoni. 
E' ovvio, li bevo per piacere e dunque devono essere piacevoli (naturalmente piacevoli per me, non per gli altri).
E così pretendo che mi scaldino la tazzina (perchè un caffè ristretto in tazzina fredda diventa tiepido!); chiedo che sia macchiato pochissimo, ma con latte quasi montato; metto una piccola, ma precisa quantità di zucchero: poco più o poco meno lo fa diventare o troppo dolce o troppo amaro.
Sono diventato esigentissimo.
Da giovane un caffè era un caffè, e via. Ero di bocca buona.
Da vecchio non più.
Ciò vale anche in altri settori. Nel cibo, naturalmente.
Ma anche negli spettacoli. I film per esempio. Devono essere fatti molto bene, con contenuti importanti, ben recitati, con buona tecnica, senza cadute.
Lo stesso per la musica, per la letteratura, per i saggi. E per le persone che incontro.
Tutto quello che non soddisfa un livello elevato, o mi delude, o mi annoia.
Mi pare normale che si diventi così da vecchi. 
Numerosi aspetti della vita si son vissuti e provati molte volte, si è fatta una selezione, sappiamo ciò che ci va bene e ciò che non ci piace.
I vecchi sono molto selettivi.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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