24 ottobre 2017

Pagine poco lette (17-163)

Pagine poco lette. (17-163)
Questo diario sulla vecchiaia ha la forma del blog.
Vale a dire che è scritto in forma elettronica e non su carta, ed è messo in rete, cioè può essere letto da altri (ignoti), senza che io lo fornisca materialmente.

Il programma che mi permette tutto ciò si chiama blogger e permette varie cose.
Per esempio, di sapere quanti hanno letto una data pagina. 
Così di tanto in tanto sfoglio l'elenco delle pagine e controllo le letture.
Vi è stato un periodo in cui i lettori erano molto molto pochi. Ho riletto le pagine poco lette e alcune di queste mi sono parse interessanti, ancora oggi dopo anni. Così ho deciso di segnalarne alcune, cercando di invogliarne la lettura.

Tre pagine mi sono parse omogenee e stimolanti: Un bellissimo novembre (n. 419) sul lento declino che accompagna la vecchiaia, la pagina successiva (n. 420) sull'aumento di coscienza necessario per vivere la vecchiaia e il paragone fra vecchiaia e un albero: il gingko biloba (si tratta di pagine della fine del 2013).

Un altro paio di scritti poco letti sono stati il 425 e il 437: entrambi hanno a che fare con i parenti; mia madre il primo, i miei cugini il secondo. Nel primo riflettevo sulle somiglianze (in vecchiaia!) fra me e mia madre; nel secondo giungevo alla conclusione che fratelli e cugini ci aiutano a ricostruire il passato della nostra famiglia, delle nostre radici.

Termino segnalandone altri due: il 433 (sul timore di farsi male che prende gli anziani) e soprattutto il 434, sull'idea di organizzare dei corsi sulla morte per anziani. 
Corsi che potrebbero essere utilissimi, almeno per esorcizzarne il terrore.


(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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