Il
mio meccanico d'automobili. (17-137)
Ha
cominciato a lavorare a 15 anni. Ora ne ha 75.
E' molto
competente e appassionato d'auto.
Se sta
facendo un lavoro su un motore è capace di dimenticarsi di mangiare,
assorbito com'è dal risolvere i problemi di quel lavoro.
Mi ha
confessato che di sera, quando va a letto, ripassa col pensiero tutte
le azioni fatte su un'automobile, per verificare se ha scordato
qualcosa nel rimontaggio.
Pur
essendo vecchio lavora ancora nella sua officina, ma è in
difficoltà.
Non per
l'età, nè per la caduta dell'interesse, nè per la mancanza di
forza.
È in
difficoltà perchè le nuove automobili si basano sull'elettronica
sia per i controlli, sia per il funzionamento. E' un settore diverso
da quello della meccanica pura del secolo scorso.
Avrebbe
bisogno di strumenti nuovi, molto costosi.
Avrebbe
bisogno di competenze nuove.
Il
mio meccanico è stato sorpassato dal mondo moderno.
Non è
più adatto ad aggiustare le nuove automobili (si rifugia nelle auto d'epoca).
Anch'io
mi sento come il mio meccanico, non tanto nella professione, quanto
nell'uso delle nuove tecnologie: computer, smart-phone e strumenti
vari.
Non mi
appassionano, così me ne disinteresso.
E resto
indietro, come tutti i vecchi.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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