Ho deciso di cambiar
casa. (17-056)
Cambiar casa è sempre
difficile.
Per i vecchi ancora di
più.
Non solo per la fatica,
per l'organizzazione necessaria, per le energie psichiche che bisogna
mobilitare. Anche per le abitudini che si perdono, per i contatti
sociali che muteranno, per altre difficoltà aggiuntive che
compariranno nella nuova casa e che ci faranno rimpiangere la
vecchia.
Ma a settant'anni il
passo va fatto, prima che sia troppo tardi.
Prima che tutta la
montagna di difficoltà, complessità, lavori non ci faccia
desistere.
Cambio casa per evitare
le tre rampe di scale che, attualmente faccio in scioltezza, ma fra
dieci anni potrebbero essere d'ostacolo serio alla libertà di
movimento. Insomma cambio casa per poter continuare ad uscire anche
quando sarò molto avanti negli anni.
Cerco una casa con
ascensore o nel peggiore dei casi, al primo piano.
Si tratta di una scelta
lungimirante.
Si
tratterà di una vera rivoluzione.
Potrebbe essere un'ottima
(e ultima) occasione per disfarsi delle migliaia di suppellettili che
appesantiscono la vita. E che costituiranno un fastidio per i
superstiti che se ne dovranno occupare.
Sarà una prova dura.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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