Cambiamenti in corso?*
(17-052)
Ho guardato quest'ultimo
anno di vita.
Di vita da vecchio.
Ho bisogno di uno sguardo
unitario.
Altrimenti il tempo
trascorso si frantuma in mille episodi staccati.
La domanda che unifica è
sempre la stessa:
c'è stato un filo
conduttore che mi mostri un cambiamento ascrivibile alla vecchiaia?
È cominciato a maggio,
con la decisione di smettere di lavorare. Vari i motivi di questa
scelta, ma uno (nascosto) è che non me la sentivo più. Troppo
impegnativo.
Troppe energie psichiche
da usare, che mi esaurivano.
È continuato a luglio
durante la mia annuale escursione in montagna. A un certo punto non
me la sono sentita di continuare un percorso. Ho temuto che quello
che mi aspettava più avanti fosse troppo difficile. Per me e per le
mie forze fisiche.
Soprattutto per quelle psichiche.
Nei mesi successivi sono
affiorati nuovi elementi. Per esempio è calato d'improvviso
l'entusiasmo per alcune mie passioni (e quello di volerle comunicare
agli altri).
Così come è comparsa la
tendenza a lasciar perdere, in alcune questioni importanti (nei
rapporti con i familiari più stretti).
Infine, ho verificato la
mia accresciuta difficoltà ad affrontare e risolvere problemi
complessi. Oddio, ce la faccio ancora, ma mi ci vuole più
tempo.
Messi in fila uno dietro
l'altro tutti questi aspetti, posso dire che sì, è in corso un cambiamento.
Tipico della vecchiaia.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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