La
mano sulla spalla. (17-027)
Ero
al supermercato.
Non
trovavo le noci sgusciate al solito posto e le stavo cercando. La mia
compagna mi ha ricordato di prendere anche le olive denocciolate.
Queste invece, sapevo dove trovarle.
Mi
sono rivolto a un commesso per chiedere dove si trovasse lo scaffale delle noci.
Mi ha
indicato lo scaffale delle olive.
Sono rimasto perplesso. Poi ho
capito. Avevo chiesto "olive sgusciate" invece di "noci
sgusciate". Il commesso ha sorriso e mi ha indicato anche lo scaffale delle noci.
Nel farlo mi ha messo una mano sulla spalla. Mi è parso
per affettuosa comprensione e non per compatimento. Ho sorriso
anch'io e sono passato alle casse.
Uscendo
ho lanciato una breve occhiata allo specchio che c'è prima
dell'uscita.
Dio
mio che vecchio che mi sono apparso!
Il
sorriso del commesso era giusto, mi aveva visto per quel che ero: un
vecchio.
E
gli anziani si sbagliano più facilmente dei giovani.
Bisogna
aiutarli.
Comincia
a farsi ampia la separazione fra il mio aspetto esteriore e la mia
sensazione interiore. Dentro, io non mi sento vecchio. Mi sento
vecchio soltanto se guardo la mia immagine.
Ma
devo farlo distrattamente, altrimenti l'immagine interiore offusca
quella esteriore.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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