20 febbraio 2017

La mano sulla spalla (17-027)

La mano sulla spalla. (17-027)
Ero al supermercato.
Non trovavo le noci sgusciate al solito posto e le stavo cercando. La mia compagna mi ha ricordato di prendere anche le olive denocciolate. Queste invece, sapevo dove trovarle.
Mi sono rivolto a un commesso per chiedere dove si trovasse lo scaffale delle noci. 
Mi ha indicato lo scaffale delle olive. 
Sono rimasto perplesso. Poi ho capito. Avevo chiesto "olive sgusciate" invece di "noci sgusciate". Il commesso ha sorriso e mi ha indicato anche lo scaffale delle noci. 
Nel farlo mi ha messo una mano sulla spalla. Mi è parso per affettuosa comprensione e non per compatimento. Ho sorriso anch'io e sono passato alle casse.
Uscendo ho lanciato una breve occhiata allo specchio che c'è prima dell'uscita.
Dio mio che vecchio che mi sono apparso!
Il sorriso del commesso era giusto, mi aveva visto per quel che ero: un vecchio.
E gli anziani si sbagliano più facilmente dei giovani. 
Bisogna aiutarli.

Comincia a farsi ampia la separazione fra il mio aspetto esteriore e la mia sensazione interiore. Dentro, io non mi sento vecchio. Mi sento vecchio soltanto se guardo la mia immagine.
Ma devo farlo distrattamente, altrimenti l'immagine interiore offusca quella esteriore.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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