I succhi migliori.(16-131)
Vecchi e adolescenti.
Facile il confronto.
Facile trovare delle somiglianze.
Sono due età deboli, di capacità
attenuate. Entrambe hanno bisogno di assistenza.
Entrambe la
sopportano male.
L'adolescente vorrebbe avere la piena
autonomia, che vede negli adulti, ma le strutture della sua psiche
ancora non glielo consentono.
L'anziano vorrebbe conservare la piena
autonomia, che ha avuto fino a poco tempo prima, ma il declino è
dietro l'angolo.
La differenza sta nelle diverse
prospettive.
L'adolescente aspetta i 18 anni, come
meta agognata, in cui si compie la sua crescita e soprattutto si
raggiunge l'autonomia.
Il vecchio paventa la perdita di
autonomia, come esito temuto, in cui si conclude la sua vita.
Un cammino è in salita, l'altro in
discesa. Uno di speranza, l'altro di malinconia.
Gli adolescenti raggiungono la meta entro pochi anni.
Gli anziani non sanno quando la meta giungerà, ma sanno che è un declino, che si coclude con la parola fine.
La realtà è questa.
Dobbiamo imparare a vivere questa età in cui alcune nostre capacità diminuiscono senza fine.
Si cercano maestri.
Nella loro attesa, un obbiettivo provvisorio è quello di vivere al meglio.
Non dolersi troppo per quello che si perde (molto altro si guadagna).
Vivere la condizione della vecchiaia estraendone i succhi migliori possibili.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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