11 luglio 2016

Vacanza (16-101)

Vacanza. (16-101)
Qualche giorno a camminare in montagna.
Lo faccio da molti anni. Una sola volta all'anno.
Ottima occasione per fare confronti sul procedere della vecchiaia.
Quest'anno il confronto è stato stridente (con gli anni precedenti).
Eravamo (io e il mio amico) su un sentiero per raggiungere la vetta programmata.
In realtà non volevamo neppure raggiungerla, ci bastava osservarla da vicino, per la sua particolarità (si tratta del monte Forato sulle Alpi Apuane, Toscana).
Perdiamo il sentiero. Non lo recuperiamo proprio. Optiamo allora per un'altra via. Sapevamo che era più impervia, ma non avevamo altra scelta.
Saliamo, arrivano delle roccette, dobbiamo usare le mani per arrampicarci.
Poca roba, ma...
Proseguiamo. Altre roccette, ancora l'uso delle mani. Le superiamo.
Il sentiero è molto erto.
Arriva un terzo strappo, ancora su roccia.
Mi fermo: perchè tutta questa fatica? E arrivati al passo, come sarà il sentiero per il monte? E quello del ritorno?
Mi è cambiata totalmente la valutazione di quello che stavo facendo.

Ecco cos'è cambiato quest'anno (e sono arrivato a settat'anni): ho perso una parte consistente dell'impulso ad andare avanti; sono affiorati timori che non avevo ancora vissuto; non ho avuto la certezza che le forze non mi avrebbero abbandonato.

Come non chiamarla vecchiaia?

L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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