01 giugno 2016

Funerali (16-080)

Funerali. (16-080)
Negli ultimi mesi sono morte alcune persone con le quali avevo vissuto tappe importanti della mia vita.
Prima il mio relatore all'università, poi la persona che mi aveva avviato all'interesse mio principale (l'alimentazione), infine un altro ricercatore universitario col quale avevo collaborato in gioventù.
Tutte gente poco più vecchia di me.
Non ho partecipato a nessuno dei tre funerali.
Mi sono giustificato dicendomi che le notizie delle morti erano giunte molto tardi e che erano persone che non vedevo da anni.
Vero.
Ma vi è un altro aspetto.
Quelle morti non mi hanno proprio toccato. È stato come se non mi riguardassero.
E sì che i morti erano quasi miei coetanei.
È come se questi miei anni non vedano la prossimità della morte.
È come se la morte stessa non sia per me imminente (almeno tanto quanto lo è stata per loro).
Delirio di immortalità?
Potrei dire che non sono pronto a morire.
Sicuramente non sento la morte vicina come la sentiva Albertazzi una decina di giorni prima della sua fine (vedi n. 16-078).
Questione d'età? (Albertazzi aveva 90 anni, mentre io 70)
Presunzione di non morire adesso, derivante dalla mia strenua lotta contro le malattie?
Forse il mio attuale impegno in numerosi progetti, che non mi lasciano tempo per pensare ad altro ...
Temo di illudermi.
Ma non m'importa.

L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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